Rischio di frattura in donne in età avanzata con diabete mellito di tipo 2

Rischio di frattura in donne in età avanzata con diabete mellito di tipo 2

Il diabete mellito di tipo 2 (DM2) è una patologia ad alto impatto di cui soffrono circa 500 milioni di persone in tutto il mondo, e la cui prevalenza è destinata ad aumentare nel prossimo futuro (1). Nonostante una densità minerale ossea (DMO) più alta (2), soggetti con DM2 presentano alterazioni della microstruttura corticale (3) e sono a maggior rischio di frattura rispetto alla popolazione sana (4), indipendentemente dalla durata della patologia e dai farmaci usati nel trattamento (5). Inoltre, gli stessi presentano un maggior rischio di caduta e peggiori performance fisiche (6).

Scopo dello studio di Zoulakis e colleghi è quello di valutare se donne in età avanzata e con DM2 presentano un rischio più alto di frattura, e se tale rischio è maggiormente associato a peggiori caratteristiche ossee strutturali o a peggiori performance fisiche.

E’ stato quindi disegnato uno studio prospettico, arruolando una popolazione di sesso femminile proveniente dallo Swedish National Registry, comprendente 6382 soggetti. Criteri di inclusione erano il sesso femminile, età compresa tra i 75 e gli 80 anni, la diagnosi di DM2, la capacità di camminare con o senza ausili, almeno un valore di DMO misurata tramite MOC-DEXA.

Sono state raccolte numerose variabili, tra cui: peso, altezza, storia clinica, fattori di rischio per frattura, precedenti fratture, fumo di sigaretta, storia familiare di frattura, uso di glucocorticoidi, diagnosi di artrite reumatoide, uso di alcol. Il grado di attività fisica è stato valutato tramite questionario della Physical Activity Scale for the Elderly (PASE), la salute mentale e fisica tramite la 12-item Short Form Health Survey (PCS-12), l’equilibrio tramite One Leg Standing Test  (OLS), la mobilità funzionale tramite Timed up and go test (TUG), la forza e la resistenza degli arti inferiori tramite 30-seconds chair stand test (30-CST), la velocità di marcia tramite 10-meters walk test (10-WT), la forza dei muscoli dell’avambraccio tramite Hand Grip Test (HGT). Parametri ematochimici misurati sono stati: emoglobina glicata, paratormone, 25-idrossi-vitamina D e calcio. La MOC-DEXA ha consentito di valutare la DMO e il Trabecular Bone Score (TBS). La microarchitettura ossea è stata invece misurata tramite Tomografia Computerizzata quantitativa ad alta risoluzione (HR-pQCT) del radio del braccio non dominante e della tibia omolaterale. Dati sulle fratture sono stati ricavati dagli archivi di radiologia regionali e sono state divise in tre categorie: fratture osteoporotiche maggiori (FOM, che includono anca, colonna clinicamente evidente, pelvi, polso, omero), qualunque frattura (eccetto cranio e dita di mani e piedi), e fratture d’anca.

Delle 6832 donne presenti nello Swedish National Registry, 3008 sono state arruolate nello studio, di cui 294 erano affette da DM2 (età media 77.8±1.7 anni) e 2714 rappresentavano la popolazione sana di controllo (età media 77.8±1.6 anni).

Dei parametri misurati tramite MOC-DEXA, le donne con DM2 rispetto ai controlli sani avevano una DMO più alta del 4.4% all’anca, del 4.9% al collo femorale e del 5.2% alla colonna lombare, con un TBS inferiore del 1.6%. Dei parametri misurati tramite HR-pQCT su tutti i siti, le donne con DM2 rispetto ai controlli sani avevano più alta area corticale del 7.4%, DMO volumetrica totale del 8.4%, DMO volumetrica corticale del 1.3%, una frazione di volume osseo del 8.7%, spessore trabecolare del 2.9% . La separazione trabecolare era al contrario più bassa del 6.8%.

Tutti i parametri di funzionalità fisica erano peggiori nei soggetti con DM2 rispetto ai controlli. I soggetti con DM2 avevano un punteggio più basso agli score PCS-12 del 8.0% e PASE del 19.2%. Nei soggetti con DM2, l’OLS era inferiore del 27.2% ed il TUG più lungo del 13.9% rispetto ai controlli. I casi rispetto ai pazienti sani erano più lenti al 10-WT del 9.9%, riuscivano a fare un numero sollevamenti al 30-CST inferiore del 17.3%, ed avevano forza al HGT più bassa del 9.7%.

Durante il periodo di follow-up medio di 7.3 anni, sono state osservate 1071 nuove fratture, di cui 853 FOM e 232 d’anca. Il DM2 è risultato significativamente associato ad un rischio aumentato di ogni tipo di frattura (HR 1.26, IC 95% 1.04-1.54) e di FOM (HR 1.25, IC 95% 1.00-1.56). Se divise in base al trattamento, le pazienti con DM2 trattate con insulina avevano un rischio significativamente maggiore di sviluppare qualunque frattura (HR 1.71, IC 95% 1.16-2.54) e di FOM (HR 1.89, IC 95% 1.24-2.87) rispetto ai controlli sani. Le donne con DM2 trattate con antidiabetici orali avevano un rischio significativamente più alto solo per ogni tipo di frattura (HR 1.27, IC 95% 1.00-1.62). Quando stratificate inoltre per durata del trattamento, le donne con DM2 in terapia da più tempo avevano una DMO superiore, un rischio maggiore di ogni tipo di frattura e di FOM.

Le donne con DM2 che avevano sviluppato una frattura durante il periodo di osservazione avevano una DMO superiore sia all’anca che alla colonna, peggiore TUG, GST, velocità di cammino, OLS e forza al HGT, ed avevano inoltre riportato un numero maggiore di cadute.

In conclusione, donne anziane con DM2 presentano parametri migliori sia alla MOC-DEXA che alla HR-pQCT, ma peggiori parametri fisici, che potrebbero rappresentare le cause dell’aumentato rischio di frattura in questo particolare gruppo di pazienti.

 

Commento all’articolo di Zoulakis, M., Johansson, L., Litsne, H., Axelsson, K., & Lorentzon, M. (2024). Type 2 Diabetes and Fracture Risk in Older Women. JAMA network open7(8), e2425106. https://doi.org/10.1001/jamanetworkopen.2024.25106

 

Bibliografia

  1. Chen L, Magliano DJ, Zimmet PZ. The worldwide epidemiology of type 2 diabetes mellitus present, and future perspectives. Nat Rev Endocrinol. 2011;8(4):228-236. doi:10.1038/nrendo.2011.183
  2. Ma L, Oei L, Jiang L, et al. Association between bone mineral density and type 2 diabetes mellitus: a meta-analysis of observational studies. Eur J Epidemiol. 2012;27(5):319-332. doi:10.1007/s10654-012-9674-x
  3. Walle M, Whittier DE, Frost M, Müller R, Collins CJ. Meta-analysis of diabetes mellitus-associated differences in bone structure assessed by high-resolution peripheral quantitative computed tomography. Curr Osteoporos Rep. 2022;20(6):398-409.doi:10.1007/s11914-022-00755-6
  4. Vilaca T, Schini M, Harnan S, et al. The risk of hip and non-vertebral fractures in type 1 and type 2 diabetes: a systematic review andmeta-analysis update. 2020;137:115457. doi:10.1016/j.bone.2020.115457
  5. Wallander M, Axelsson KF, Nilsson AG, Lundh D, Lorentzon M. Type 2 diabetes and risk of hip fractures and non-skeletal fall injuries in the elderly: a study from the fractures and fall injuries in the elderly cohort (FRAILCO). J BoneMinerRes.2017;32(3):449-460.doi:10.1002/jbmr.3002
  6. Rosengren BE, Ribom EL, Nilsson JA, et al. Inferior physical performance test results of 10,998 men in the MrOS Study is associated with high fracture risk. Age Ageing. 2012;41(3):339-344. doi:10.1093/ageing/afs010




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