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20/12/2024

Prescrizione di terapia anti-osteoporotica dopo una frattura da fragilità

La prescrizione di farmaci anti-osteoporotici dopo una prima frattura da fragilità è raccomandata al fine di ridurre il rischio di ulteriore evento (1). La mancata prescrizione rappresenta un difetto nell’assistenza al paziente con osteoporosi. Al momento, il tasso di prescrizione terapeutica non è mai stato valutato nella popolazione generale. Silverstein e colleghi hanno quantificato questo tasso ad Ontario, in Canada, ed identificato i fattori associati a mancata prescrizione.

Per raggiungere gli scopi prefissati, è stato disegnato uno studio retrospettivo di coorte usando dati amministrativi, raccolti presso il Ministero della Salute canadese. Sono stati selezionati tutti i pazienti di età uguale o superiore a 66 anni, che avevano fatto accesso in qualunque ospedale ad Ontario per prima frattura da fragilità del femore, delle vertebre o della pelvi, dal 1 Gennaio 2017 al 31 Dicembre 2021. Sono stati raccolti dati circa l’eventuale prescrizione di farmaci anti-osteoporotici, il farmaco prescritto (alendronato, risedronato, etidronato, zoledronato, denosumab, raloxifene, teriparatide), ed i giorni intercorrenti tra la dimissione e la prescrizione. Sono stati esclusi tutti i pazienti che erano già stati sottoposti a terapia nei 12 mesi precedenti, avevano insufficienza renale cronica, avevano frattura atipica del femore, avevano avuto osteonecrosi mandibolare nei 5 anni precedenti, sono morti durante il ricovero, o sono stati dimessi con cure palliative.

Sono stati individuati 69965 pazienti elegibili allo studio. Al termine dei processi di esclusione, 37874 [età media 84 (77-90) anni, 26169 (69.1%) femmine] sono stati arruolati. Di questi, 11853 (31.3%) pazienti hanno ricevuto una terapia anti-osteoporotica entro un anno a partire dalla dimissione. Il farmaco più prescritto è stato il risedronato (5677).

Fattori significativamente associati all’eventuale prescrizione del farmaco erano  il genere femminile (HR 1.23, IC 95% 1.17-1.28), frattura vertebrale (HR 1.30, IC 95% 1.21-1.41) e la dimissione per un centro di riabilitazione (HR 1.64, IC 95% 1.56-1.72).

Sebbene il disegno dello studio basato su dati amministrativi consenta di raccogliere dati da una ampia coorte, questo presenta alcuni limiti. Limiti dello studio sono l’impossibilità di valutare l’appropriatezza prescrittiva e l’aderenza alla terapia. Inoltre, essendo stati i dati raccolti nella città di Ontario, i risultati non sono generalizzabili universalmente.

In conclusione, solo un terzo dei pazienti che accede in ospedale per frattura da fragilità riceve una terapia anti-fratturativa. I risultati dello studio sottolineano la necessità di implementare la prescrizione di farmaci al fine di ridurre il rischio di nuovo evento. E’ auspicabile per tali ragioni una gestione multidisciplinare dei pazienti o l’implementazione dei fracture liaison services.  

 

Commento all’articolo di Silverstein, W. K., Wang, S., Alavinejad, M., Sarnocinska, A., Stall, N. M., Malikov, K., Hillmer, M. P., & Zipursky, J. S. (2024). Antiosteoporosis Medication Prescriptions After Fragility Fractures. JAMA network open7(10), e2438393. https://doi.org/10.1001/jamanetworkopen.2024.38393

Bibliografia

  1. Eastell R, Rosen CJ, Black DM,CheungAM,MuradMH,ShobackD.Pharmacologicalmanagementof osteoporosis in postmenopausal women:anEndocrineSocietyclinical practice guideline. J Clin Endocrinol Metab. 2019;104(5):1595-1622.