Associazione tra composizione corporea e densitometria minerale ossea

Associazione tra composizione corporea e densitometria minerale ossea

Ogni anno circa 1.5 milioni di individui negli Stati Uniti sviluppa una frattura da fragilità, dovuto ad una riduzione della densità minerale ossea (DMO) ed osteoporosi: un peso economico e sociale destinato a salire (1). Contemporaneamente nelle ultime tre decadi, la prevalenza di obesità e sovrappeso ha raggiunto numeri allarmanti, aumentando con essa la prevalenza di tutti agli altri disordini ad essa correlati, come malattie cardiovascolari, metaboliche ed in ultimo mortalità (2).

Tradizionalmente, si credeva che l’obesità proteggesse dallo sviluppo di osteoporosi. Tuttavia in tal caso veniva preso il considerazione solo il peso corporeo combinato nell’indice di massa corporea (IMC) per valutare tale correlazione (3). Successivamente, studi prima trasversali poi prospettici hanno esplorato la relazione tra DMO e composizione corporea, di massa magra (MM) o grassa (MG), in diversi segmenti corporei trovando risultati in contrasto (4, 5). Lo studio di Lin e colleghi punta ad individuare una correlazione definitiva tra DMO e MM e MG nei vari segmenti corporei.

Per raggiungere tale scopo è stata scelta la coorte del “National Health and Nutrizione Examination Survey” (NHANES), un campione rappresentativo della popolazione generale statunitense. Da questa popolazione sono stati selezionati soggetti che fossero andati incontro a valutazione DEXA tra il 2011 ed il 2018, mentre sono stati esclusi i soggetti che non potevano essere sottoposti a DEXA per diverse ragioni: gravidanza, peso corporeo superiore a 200 kg, altezza superiore a 2 m, o recente procedura radiodiagnostica. Sono stati inoltre esclusi i soggetti che non erano andati incontro a misurazione della DMO e quelli che assumevano farmaci anti-osteoporotici. Oltre alla raccolta dei dati anamnestici, sono stati quindi estratti i dati sulla percentuale di MM ed MG misurata tramite DEXA nei diversi segmenti corporei (braccia, gambe, regione ginoide, regione androide, torso).

La coorte di studio comprendeva alla fine dei processi di selezione 10096 partecipanti, con un’età media di 39 anni ed un IMC di 28.5 kg/m2. I soggetti sono stati stratificati per quartili di DMO. Quelli nei quartili più bassi, con DMO inferiore, erano significativamente più anziani, di sesso femminile, bassa statura. Avevano più basso peso corporeo, più basso IMC, più bassa circonferenza di gambe e vita. Avevano inoltre un titolo di studio più basso. Il consumo di proteine, alcol, calcio e fosforo era più scarso. Erano più frequentemente fumatori, e più propensi all’inattività fisica.

In modelli non aggiustati, è stata osservata una relazione inversa tra DMO e MG per ogni segmento corporeo ed una relazione diretta tra DMO e MM. Tale dato si è confermato dopo aggiustamenti per età, genere, razza, IMC, livello di educazione, status economico, consumo di fumo, alcol, attività fisica, consumo di calcio, fosforo e proteine, anamnesi personale di ipertensione e diabete. In particolare, nel quartile con più alta DMO, la MG a livello delle braccia e delle gambe avevano una relazione più forte con la DMO stessa.

In conclusione, lo studio ha dimostrato che esiste una relazione tra composizione corporea e DMO. In particolare tale relazione si mostra inversa con la MG e diretta con la MM, e con un impatto più significativo della MG sugli arti superiori ed inferiori. Lo studio ha inoltre validato l’esistenza di un ruolo protettivo della MM sulla salute ossea. Ne deriva il suggerimento per una valutazione clinica della composizione corporea per instaurare misure preventive contro i danni deleteri dell’osteoporosi. Tuttavia tali risultati derivano da uno studio trasversale, per cui future ricerche di tipo prospettico potranno aiutare a comprendere ancor meglio il ruolo della composizione corporea sulla salute minerale.

Commento all’articolo di Lin Y, Wang X, Wu R, Zhou J, Feng F. Association between segmental body composition and bone mineral density in US adults: results from the NHANES (2011-2018). BMC Endocr Disord. 2023;23(1):246. Published 2023 Nov 9. doi:10.1186/s12902-023-01506-z

Bibliografia

  1. Black DM, Rosen CJ. Postmenopausal osteoporosis. N Engl J Med. 2016;374:2096–7.
  2. Wu LW, Lin YY, Kao TW, Lin CM, Wang CC, Wang GC, et al. Mid-arm circumference and All-Cause, Cardiovascular, and Cancer Mortality among obese and non-obese US adults: the National Health and Nutrition Examination Survey III. Sci Rep. 2017;7:2302.
  3. Guh DP, Zhang W, Bansback N, Amarsi Z, Birmingham CL, Anis AH. The incidence of co-morbidities related to obesity and overweight: a systematic review and meta-analysis. BMC Public Health. 2009;9:88
  4. Lekamwasam S, Weerarathna T, Rodrigo M, Arachchi WK, Munidasa D. Association between bone mineral density, lean mass, and fat mass among healthy middle-aged premenopausal women: a cross-sectional study in southern Sri Lanka. J Bone Miner Metab. 2009;27:83–8.
  5. Kim JH, Choi HJ, Ku EJ, Hong AR, Kim KM, Kim SW, et al. Regional body fat depots differently affect bone microarchitecture in postmenopausal Korean women. Osteoporos International: J Established as Result Cooperation between Eur Foundation Osteoporos Natl Osteoporos Foundation USA. 2016;27:1161–8




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