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29 Aprile 2024

Associazione tra contesto abitativo verde e densità minerale ossea

Grazie al notevole allungamento delle aspettative di vita, l’osteoporosi (Op) è diventata un problema sanitario globale, a causa dell’impatto che può avere sulla qualità della vita e sulla spesa pubblica nazione. Un numero sempre maggiore di studi sta cercando di individuare nuovi fattori di rischio per consentire di attuare programmi di prevenzione. Tra questi un ruolo di rilievo è stato assunto dall’inquinamento ambientale in diversi contesti (1), mentre al contrario la presenza di spazi verdi è stata associata ad una riduzione del rischio della mortalità, di prevalenza di malattie cardiovascolari o disturbi mentali (2-4). Tuttavia, solo tre studi finora hanno invece investigato l’effetto di un contesto abitativo più verde, con una ricca vegetazione, e la densità minerale ossea, trovando risultati contrastanti (5-7).

Il presente lavoro di Tan e colleghi si pone come obiettivo di definire l’effetto che l’esposizione ad ambienti verdi ha sulla prevalenza ed incidenza per Op, combinandola inoltre con la suscettibilità genetica.

A tale scopo, sono stati raccolti dati dalla UK Biobank, una coorte di 502·482 soggetti tra 40 ed i 69 anni d’età, arruolati tra il 2006 ed il 2010. Tra questi sono stati esclusi tutti i partecipanti in cui mancavano dati sull’esposizione ambientale, sulla DMO e su diverse cofattori di rischio. Dai soggetti selezionati sono stati quindi estratti dati anagrafici, sull’esposizione ambientale ad aree verdi, la diagnosi di Op, il punteggio di rischio poligenico, abitudini alimentari e tabagismo. L’esposizione ambientale ad aree verdi è stata valutata tramite il Normalized Difference Vegetation Index (NDVI), il quale consente di misurare la quantità di vegetazione in un ambiente. Valori più alti indicano un’elevata presenza di zone verdi. La salute ossea è stata valutata come DMO stimata (DMOs) e T-score misurati entrambi tramite metodica ultrasonografica al tallone. Sono stati inoltre raccolti i dati sulle nuove diagnosi di Op ai successivi follow-up da cartelle cliniche, schede di morte, fratture documentate. In ultimo grazie al processo di genotipizzazione dell’UK Biobank è stato possibile estrarre il punteggio di rischio poligenico (PRP) per Op.

Sono stati selezionati 391·298 pazienti (53.0% di sesso femminile, età media 56.2±8.1 anni), con un’incidenza totale di Op di 9·307 casi, e con un follow-up medio di 12.07 anni. I pazienti con Op avevano un’età più avanzata, erano prevalentemente femmine, pensionati, con abitudine tabagica e con più basso livello di educazione.

I soggetti sono stati divisi in quartili in base al NDVI: al quartile 1 corrispondevano soggetti con NDVI più basso, che vivevano quindi in zone meno verdi; al quartile 4 corrispondevano soggetti con NDVI più alto, che vivevano in zone più verdi. In base al PRP sono stati invece divisi in tre gruppi di rischio di Op, dal più basso al più alto.

E’ stata osservata un’associazione indiretta significativa tra il vivere in zone più verdi e la prevalenza di Op all’arruolamento. Una riduzione del rischio di Op è stato calcolata ad ogni quartile di incremento di NDVI. I partecipanti che vivevano in una zona con un NDVI più alto avevano un rischio più basso di Op, rispetto a quelli che vivevano in zone con NDVI più basso.

L’abitare in zone più verdi inoltre è stato associato ad una ridotta incidenza di Op. Ad ogni quartile di aumento del NDVI si è osservato un HR di 0.95 (IC 95%: 0.93-0.98). I partecipanti che si trovavano nel quartile con NDVI più basso avevano un rischio superiore di sviluppare Op rispetto a quelli che vivevano con NDVI più alto.

Inoltre, è stata trovata un’associazione tra PRP e l’incidenza di Op. Nel gruppo di soggetti a rischio genetico più basso, è stato osservata un’associazione indiretta tra NDVI e la prevalenza di Op. L’effetto combinato di aree verdi e PRP sul rischio di Op seguiva inoltre un andamento dose-risposta. Individui esposti ad alto NDVI e basso rischio genetico avevano una riduzione del rischio di Op del 56% (IC 95%: 51-61%), comparati con quelli espositi a basso NDVI e alto rischio genetico.

In questo studio prospettico è stata quindi dimostrata un’associazione positiva tra il vivere in contesti abitativi ricchi di vegetazione ed una migliore salute ossea, espressa come riduzione del rischio di sviluppare Op. Questi risultati forniscono importanti informazioni sul ruolo protettivo che gli ambienti verdi hanno sulla prevenzione dell’osteoporosi e ne enfatizza il significato come strategia di prevenzione.

 

Commento all’articolo di Tan T, Tang L, Guo X, Li T, Tian Y, Ouyang Z. Associations of residential greenness with bone mineral density and osteoporosis: the modifying effect of genetic susceptibility. Ann Rheum Dis. Published online March 5, 2024. doi:10.1136/ard-2023-224941

Bibliografia

  1. Prada D, Zhong J, Colicino E, et al. Association of air particulate pollution with bone loss over time and bone fracture risk: analysis of data from two independent studies. Lancet Planet Health 2017;1:e337–47
  2. Rojas-Rueda D, Nieuwenhuijsen MJ, Gascon M, et al. Green spaces and mortality: a systematic review and meta-analysis of cohort studies. Lancet Planet Health 2019;3:e469–77
  3. Chen H, Burnett RT, Bai L, et al. Residential greenness and cardiovascular disease incidence, readmission, and mortality. Environ Health Perspect 2020;128:087005
  4. Sarkar C, Webster C, Gallacher J. Residential greenness and prevalence of major depressive disorders: a cross-sectional, observational, Associational study of 94 879 adult UK Biobank participants. The Lancet Planetary Health 2018;2:e162–73.
  5. Ho HC, Wang D, Leung J, et al. “Planned Greenspace” or “natural Greenspace” in a high-density city with compact environment? an empirical study of osteoporosis among senior population”. Building and Environment 2022;219:109117.
  6. Lin J, Leung J, Yu B, et al. Association of green space with bone mineral density change and incident fracture in elderly Hong Kong Chinese: Mr. Environ Res 2021;201:S0013-9351(21)00841-0.
  7. Jiang Y, Kang Zhuo BM, Guo B, et al. Living near greenness is associated with higher bone strength: A large cross-sectional Epidemiological study in China. Science of The Total Environment 2022;831:S0048-9697(22)02486-X.