Il Progetto #IMPACT ai Congressi Macroregionali SIOMMMS
La Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro – SIOMMMS – nel 2023 ha promosso due Congressi Macroregionali – uno per il Centro-Nord, tenutosi a Modena, ed un altro per il Centro-Sud, tenutosi a Salerno – con l’obiettivo di radicare nel territorio la sua presenza e le sue attività.
I due Congressi infatti sono stati occasione di condivisione degli aggiornamenti scientifici su temi di grande interesse per la SIOMMMS ma anche di presentazione delle attività che vengono implementate direttamente sul territorio grazie all’efficace coinvolgimento dei Centri di riferimento SIOMMMS diffusi in tutta Italia.
A tal fine, durante i due Congressi Macroregionali è stato presentato il Progetto #IMPACT – “Sviluppo del modello multidisciplinare FLS per identificare, diagnosticare e curare le fratture da fragilità in Italia” – ideato e avviato da SIOMMMS, con il contributo non condizionato di UCB e il supporto tecnico di IQVIA Solutions S.r.l.. Al Progetto, che si instaura nel contesto assistenziale delle fratture da fragilità, sono state dedicate due tavole rotonde facilitate dal Prof. Bruno Frediani, reumatologo dell’AOU Senese. Lo stesso è stato poi affiancato dalla Dott.ssa Gilberta Giacchetti, endocrinologa dell’AOU delle Marche, per il Congresso Centro-Nord, e dal Dott. Giacomo Negri, ortopedico dell’Ospedale Villa Betania di Napoli, per il Congresso Centro-Sud.
Entrambi gli incontri hanno avuto come obiettivo quello di diffondere la conoscenza del Progetto #IMPACT tra i partecipanti e stimolare la discussione attorno ai temi della gestione della fragilità ossea alla luce delle innovazioni proposte dalla Missione 6 del PNRR e dal DM77.
In apertura della tavola rotonda, sono stati introdotti gli obiettivi del Progetto #IMPACT ed il percorso ideale di cura della fragilità ossea, sviluppato dalla Cabina di Regia di Progetto, che mira ad essere aderente rispetto ai bisogni dei pazienti e flessibile rispetto alle caratteristiche del contesto post-pandemico italiano.
Inoltre, sono stati condivisi i risultati ottenuti dall’analisi del percorso paziente con fragilità ossea nelle prime strutture ospedaliere italiane che hanno aderito alla progettualità. A questo proposito, laddove possibile, i referenti dei Centri citati, in prima persona, hanno presentato o commentato i risultati della propria struttura, favorendo una stimolante condivisione di esperienze. Dall’analisi qualitativa e quantitativa del Progetto #IMPACT sono infatti emerse le principali caratteristiche degli attuali flussi organizzativi di gestione dei pazienti con fragilità ossea ed è stato possibile evidenziare le aree di intervento prioritarie sulle quali agire per migliorare questo percorso assistenziale facendo leva sulle opportunità del contesto sanitario post-pandemico.
In particolare, dalla discussione delle tavole rotonde, è emersa la necessità di favorire e strutturare la collaborazione multiprofessionale tra gli specialisti coinvolti nella gestione ospedaliera dei pazienti con frattura fragile al fine di garantire una tempestiva presa in carico dedicata ed un equo accesso ai trattamenti terapeutici più efficaci nella prevenzione della rifrattura. Tale collaborazione risulta passare anche attraverso il coinvolgimento della medicina territoriale sia nella fase di intercettazione dei pazienti a rischio di fragilità ossea sia nella gestione in prossimità del domicilio dei pazienti stabili che possono evitare il ricorso alla struttura ospedaliera per acuti. A tal proposito, sono state condivise buone pratiche come quella della Rete regionale dei centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’osteoporosi, fratture da fragilità e patologie osteo-metaboliche istituita in Regione Lombardia. Anche l’utilizzo di strumenti informativi e di soluzioni di telemedicina è risultato essere un tema importante per ridurre gli accessi ospedalieri ridondanti e personalizzare la presa in carico dei pazienti con fragilità ossea. In questa discussione, l’esperienza dell’AOU Senese è risultata essere vincente per quanto riguarda l’implementazione in Pronto Soccorso di un alert per intercettare i pazienti con frattura fragile dimessi dal Pronto Soccorso e segnalarli al Bone Specialist, favorendo così una presa in carico dedicata.
In entrambe le tavole rotonde, inoltre, i moderatori hanno contribuito ad evidenziare il valore aggiunto del Progetto #IMPACT che, secondo la loro esperienza, risulta essere il coinvolgimento delle Direzioni Strategiche sia nella fase di condivisione delle evidenze emerse dall’analisi del percorso paziente sia nella fase di prioritizzazione delle azioni implementative da mettere in campo per ottimizzare il suddetto percorso. Questo approccio di co-creazione infatti permette ai Centri del Progetto #IMPACT di sensibilizzare le Direzioni Aziendali sul tema della fragilità ossea e stimolare l’innovazione nell’assistenza sanitaria.
Un elemento cruciale per il proficuo coinvolgimento delle Direzioni Strategiche e per l’efficace implementazione delle azioni di miglioramento è la definizione di un sistema di monitoraggio che il Progetto #IMPACT declina in termini qualitativi e quantitativi. Durante le tavole rotonde, infatti, è stato condiviso come ciascun Centro coinvolto avvia un piano di monitoraggio del percorso paziente che prevede la rilevazione di specifici indicatori di processo ed esito a 3 e 6 mesi dalla definizione del piano d’azione. Alla luce di quanto condiviso dai moderatori, questo approccio dà un taglio concreto alle attività e permette alle strutture ospedaliere di misurarsi rispetto al benchmark definito dalla Cabina di Regia di Progetto.
La presentazione del Progetto #IMPACT durante le tavole rotonde dei due Congressi Macroregionali ha stimolato un proficuo confronto tra i moderatori e l’audience grazie alla condivisione di esperienze concrete e al dibattito sulle opportunità di miglioramento del percorso assistenziale per i pazienti con fragilità ossea.