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06/10/2014

20 Ottobre: Giornata Mondiale dell’Osteoporosi INIZIATIVE NAZIONALI DI PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

Torino, 6 ottobre 2014 – In occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, la Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro lancia un’iniziativa nazionale di prevenzione, con l’obiettivo di attivare nei centri accreditati dalla Società azioni coordinate di sensibilizzazione su questa malattia che in Italia colpisce 4,5 milioni di persone.

Saranno 21 le Strutture Specializzate per il trattamento dell’OP su tutto il territorio nazionale, ad aderire all’iniziativa nazionale di prevenzione patrocinata da SIOMMMS nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, lunedì 20 ottobre.
Previsti incontri tra specialisti e cittadini, conferenze, valutazione del rischio di cadute, distribuzione di materiali informativi tematici (il ruolo della vitamina D, il calcio e l’alimentazione, l’attività fisica, il rischio di cadere e come contrastarlo), video informativi e divulgativi sui fattori di rischio dell’osteoporosi e sulle metodiche di trattamento-farmacologiche e non, infine visite gratuite con valutazione del rischio di frattura da fragilità con algoritmo DeFra e ultrasuono del calcagno, riservato alle donne ultracinquantenni in menopausa.

Un’attività che sottolinea la necessità di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla patologia, che come è noto si può prevenire ed efficacemente curare anche grazie ad un’adeguata informazione: in tal modo i pazienti potranno conoscere le probabilità di andare incontro a fratture e quindi rivolgersi al medico di fiducia per ulteriori provvedimenti diagnostici e terapeutici.

“L’incidenza dell’osteoporosi è infatti in aumento, – dichiara Giancarla Isaia, Direttore della Struttura Complessa di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso all’Ospedale Molinette di Torino e Presidente della SIOMMMS – si stima che oggi ne siano affetti in Italia circa 3.5 milioni di donne e 1 milione di uomini, facendo emergere l’allarme per una grave pandemia silenziosa che va quindi trattata come una patologia di priorità sanitaria e sociale.”.

Una recente ricerca realizzata dalla Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte (Calcified Tissue International 92:437-443; 2013) ha evidenziato che in Italia la prevalenza della patologia nelle donne in menopausa è di circa il 34% e di conseguenza si può stimare che i costi sostenuti dal Sistema Sanitario Nazionale per le fratture di femore da osteoporosi ammontano a circa 6.8 miliardi di Euro ogni 5 anni: poiché una terapia adeguata è in grado di ridurre il rischio di fratture del 50-70%, la diagnosi precoce e soprattutto una terapia appropriata potrebbero far risparmiare consistenti risorse al SSN.

Purtroppo, come emerge da un recente documento dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), in Italia la grandissima parte dei Pazienti che vanno incontro a fratture da Osteoporosi (in particolare a livello vertebrale e femorale) non viene trattata in modo appropriato e pertanto questi Pazienti sono esposti ad un consistente rischio di ulteriori fratture negli anni successivi.